Incontro con i Five Angry Men: chi sono, da dove arrivano e come è nata la band
Di loro sappiamo che sono 5 – lo dice anche il nome – e che hanno vinto il Conad Jazz Contest 2022.
Li abbiamo incontrati per voi sui palchi jazz in giro per l’Italia, in occasione delle loro esibizioni del 4 settembre scorso sul palco di Il Jazz per le terre del sisma a l’Aquila ed il 18 settembre scorso sul palco di UJ Weekend a Terni.
Conosciamoli più da vicino!
Chi sono i membri della band e quali sono i generi che influenzano i singoli musicisti del gruppo?
I Five Angry Man sono composti da Giacomo Serino alla tromba, Lorenzo Simoni al sassofono, Pierpaolo Zenni al pianoforte, Matteo Bonti al contrabbasso e Mauro Patti alla batteria.
Con background abbastanza differenti, sono accomunati dall’aver frequentato un percorso accademico in conservatorio, jazzistico per tre di loro e classico per due, prima di diventare tutti colleghi al biennio di Siena Jazz.
Giacomo Serino proviene da una famiglia di musicisti ed ha iniziato a suonare la tromba all’età di 11 anni. Studente del triennio di tromba jazz al conservatorio Licinio Refice di Frosinone, ha studiato composizione e arrangiamento per big band prima di iscriversi al biennio di tromba jazz all’accademia Siena Jazz, dove studia tutt’oggi e dove ha conosciuto gli altri membri dei Five Angry Men. Ha suonato e registrato con “young band” ed ensemble di spicco del jazz nazionale ed internazionale, partecipando a vari eventi e festival. Nel 2021 ha fondato la Metropolitan Jazz Orchestra, una big band formata da i migliori solisti jazz attivi nel panorama romano e nazionale, particolarmente attiva in collaborazioni con giovani compositori e arrangiatori italiani.
Lorenzo Simoni ha iniziato a suonare il sassofono all’età di 11 anni, in seguito ad un incontro casuale con la banda del suo paese. Ha poi conseguito sia un biennio in jazz che in musica classica seppure continuando a dedicarsi alla formazione musicale con una forte componente autodidattica. Negli ultimi anni ha avuto l’opportunità di intensificare collaborazioni musicali con musicisti di esperienza provenienti sia dal mondo della musica classica che dal jazz, sia in Italia che all’estero. Anche Lorenzo grazie a Siena Jazz ha avuto la possibilità di conoscere molti musicisti, tra cui i componenti dei Five Angry Men.
Nato in una famiglia di musicisti, Pierpaolo Zenni, classe ’98, comincia a studiare il pianoforte dall’età di sei anni. Segue dapprima il percorso classico, frequentando il triennio al conservatorio di Pescara e il biennio a Bologna. Nutre da sempre una forte passione per il jazz, e nel 2020 accede con borsa di studio ai seminari estivi di Siena Jazz, dove ha la possibilità di confrontarsi con artisti di fama internazionale e dove incontra gli altri membri della band.
Matteo Bonti, classe 1996, è un bassista e contrabbassista pisano. Ha iniziato a suonare da giovanissimo in band rock e blues toscane, mentre studiava privatamente basso elettrico. Nel 2018 ha ottenuto il diploma in contrabbasso jazz, strumento per cui ha poi proseguito gli studi, e si è successivamente laureato in basso elettrico a Siena Jazz con il massimo dei voti, e tesi dal titolo “Oregon: Crossing Boundaries”, a conferma del suo interesse per le contaminazioni. Musicalmente attivo nella scena jazzistica e musicale in genere in Toscana, ha preso parte in varie jam session e suonato con musicisti di vario ambito e calibro musicale, spaziando dall’afrobeat-funk e latin al pop e cantautorale e al jazz. A settembre 2021 è stato ammesso con borsa di studio al biennio di contrabbasso jazz di Siena Jazz – dove è attualmente impegnato per completare gli studi – ed è proprio in occasione delle lezioni del biennio che ha incontrato gli altri quattro dei Five Angry Men, formazione di cui è contrabbassista.
Mauro Patti, classe 1993, è un batterista e compositore di Agrigento. Autodidatta, dopo un’esperienza quasi decennale con formazioni musicali di vario genere, intraprende gli studi musicali all’età di 21 anni e si è laureato con il massimo dei voti al conservatorio “Arturo Toscanini” di Agrigento, presentando una tesi su “The Afro-Cuban Rhythms In Jazz Music”. Ha preso parte alle Clinics della “Berkley School of Music” presso Umbria Jazz nel 2016, e attualmente frequenta il master program della Siena Jazz, dove sono nati i Five Angry Men.
I diversi gusti e le diverse esperienze musicali di ognuno dei Five Angry Men hanno contribuito a creare un quadro di influenze ritmiche piuttosto ricco ed eterogeoneo:
Lorenzo è interprete e grande appassionato di musica classica, genere al quale ha sempre accostato il jazz, cominciando come autodidatta; le influenze di Giacomo si spostano, invece, più sul genere hard bop e sul jazz moderno, in particolare quello di Ambrose Akinmusire; Mauro e Matteo, hanno mosso i primi passi della loro carriera musicale con il rock, per poi esplorare successivamente i territori del funk, afro-beat e latin, affiancando esperienze jazzistiche all’interno e al di fuori dell’accademia. I gusti di Pierpaolo, invece, viaggiano tra Thelonious Monk, Charles Mingus, Andrew Hill, Franco D’Andrea, gli artisti dell’AACM e, tra i moderni, primo fra tutti Craig Taborn.
Come sono nati i “Five Angry Men” e come è nata la partecipazione al Conad Jazz Contest?
Ci siamo conosciuti all’inizio dell’anno accademico al Siena Jazz, essendo tutti studenti del biennio, e in poco tempo si è creata una bella amicizia e una forte intesa a livello musicale. Quello di arrivare da quattro regioni diverse (esclusi Matteo e Lorenzo, rispettivamente di Pisa e Lucca) è stato contemporaneamente un ostacolo e un vantaggio: organizzarci per le prove, inizialmente, è stato un incubo, solo dopo un po’ abbiamo cominciato a vederci con più frequenza. Tutto ciò, dall’altro punto di vista, ci permette di entrare in contatto ognuno con la realtà musicale dell’altro: si tratta di uno scambio prezioso nel nostro campo.
L’idea di partecipare al contest è nata quasi per caso: avevamo voglia di metterci in gioco nonostante ci conoscessimo da poco tempo, e il Conad Jazz Contest ci è subito sembrata l’occasione migliore per farlo. Certo, non ci aspettavamo di arrivare in finale, nè tantomeno di vincere! La qualità era davvero alta, erano presenti gruppi ed artisti che conosciamo e stimiamo moltissimo, come la band Nomads di Attilio Sepe e il Momò Ensemble di Emanuele Marsico, le cui esibizioni sono state di altissimo livello.
Aver vinto questo Contest rappresenta un’opportunità rara nella carriera di un musicista jazz, e siamo tutti piuttosto grati ed emozionati. Investiremo il premio, oltre che nella registrazione di un disco, nella promozione, con la speranza di crescere sempre di più.
Per seguire i Five Angry Men seguite le pagine ufficiali di Conad Jazz Contest su Instagram e Facebook